FUMETTO - Ombre sul sentiero
uon salve a tutti quanti,
amici e visitatori dell'aNtRoDeLLoShAmAnO!
Quest'oggi vi vorrei parlare di un fumetto di montagna. Quest'oggi vi vorrei parlare di cosa succede quando un sentiero, che s'inerpica sul fianco di una montagna, fino ad una borgata fuori dal tempo, viene colpito dal sole al tramondo e le ombre si allungano davanti al vostro cammino. Quest'oggi vorrei parlarvi di...
Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui ho conosciuto Sergio e Massimo. Era una domenica mattina di giugno, a Peveragno, nel cortile del Centro Culturale “Casa Ambrosino” di Peveragno, durante la quinta edizione di Peveragno Comics. Era il 2011.
Nessuno di noi, dell'associazione culturale Chinauti conosceva i fratelli Garino, che si erano proposti per la partecipazione a Peveragno Comics, un poco all’ultimo, essendo venuti a conoscenza della manifestazione fumettosa che avevamo organizzato, solo da poco.
Fu davvero incredibile riscontrare a fine giornata il successo che ottennero. Il numero di albi venduti, ma soprattutto l’apprezzamento che ottennero sia da addetti ai lavori sia dal passante occasionale.
La prima cosa che senza “ombra” di dubbio colpisce non appena si apre il libro, sono i disegni di Sergio. Dettagliati e realistici potrebbero sembrare a volte “eccessivi”. Fate però attenzione se la pensate così, mi permetto di porvi in guardia, sappiate che state intraprendendo un “sentiero” che non vi porterà lontano. Dalle diverse parole scambiate con Sergio, durante questi anni, quello che si evince, è che ogni singolo tratto che lui traccia sul foglio di carta, non è casuale, ma assolutamente funzionale. Ogni cosa rappresentata non è posta a caso, ma ragionata, pensata... utile al risultato finale.
Se a questo aggiungiamo che Sergio è un’autodidatta… bè, allora non c’è da fare altro che tanto di cappello all’autore.
Coloro che colpiti dai disegni di Sergio approcceranno la storia, rimarranno altrettanto colpiti. Se siete residenti nella provincia di Cuneo, o se almeno una volta nella vita siete saliti nella alta Val Maira, non potrete non rimanere “stregati”. Se siete amanti della vita di montagna, non potrete non rimanere ammaliati da “Ombre sul Sentiero”. Se siete attenti alle tematiche ecologiche e se siete convinti che la vita frenetica di città dovrebbe rallentare per strizzare l’occhio ad un mondo più lento che non prende tutto per sfruttarlo, ma prende solo quello che serve, allora questa è la storia che fa per voi. Se siete tra gli amanti del genere fantasy dovete leggere la storia dei fratelli Garino. Se siete sempre stati curiosi delle storie della tradizione popolare che parlano di “masche”, “sarvanot” ed altre creature fantastiche, allora… allora dovete proprio leggere questa storia.
Massimo e Sergio hanno allestito insieme questa storia come se stessero lavorando alla costruzione di un “ciabot” in uno sparuto insieme di case in alta valle. Mentre uno (Massimo) imbastisce il progetto con il soggetto, l’altro (Sergio) la trasforma in sceneggiatura per poi costruire la tavola che viene finalizzata dal lettering del primo.
La storia ha un ritmo che cambia in continuo. Mentre alcune pause servono ai Garino per raccontare della loro valle, delle atmosfere e dei paesaggi che la caratterizzano, per contro, le vicende legate più strettamente alla storia diventano a tratti incalzanti.
Segnalo una soluzione grafica adottata che mi è piaciuta molto (la potete vedere qui sotto). Quando la vecchia Pierrette racconta la storia ai bambini che sono saliti alla sua baita per ascoltarla. I fratelli Garino usano una gabbia che si modifica leggermente nella sua forma (cambia il numero di vignette), ma non nella struttura (le vignette sono sempre suddivise in tre strisce). Ogni striscia è accompagnata da una didascalia che attraversa tutta le vignette che compongono la striscia ed è all’esterno delle vignette stesse. Ricorda molto i primissimi fumetti in cui i baloon non c’erano e tutto veniva scritto proprio a questa maniera al di fuori della vignetta.
Aggiungo solo più due note: la prima è che non bisogna pensare che i fratelli Garino siano degli sprovveduti e che dipingano la vita di montagna come idilliaca, mentre quella di città come il male assoluto. La durezza e le difficoltà della vita di una volta in montagna viene resa e viene ben rappresentata. Ma altrettanto vengono sottolineate le contraddizioni della vita frenetica.
Non vi voglio raccontare nulla della storia o della trama, perché è da leggere… è da leggere e basta.
Devo fare però un plauso alla casa Editrice Araba Fenice. Credo che per una piccola casa editrice cuneese sia stato anche un poco un azzardo pubblicare un fumetto, per quanto possa essere legato alle tradizioni popolari e montane che caratterizzano il territorio. Mi sento di dire che hanno vinto la loro scommessa, ed a riprova di questa mia affermazione fa bella mostra di sè la trilogia a cui i Garino stanno lavorando, di cui il primo volume è già stato pubblicato e s’intitola “il cammino verso le tenebre”… di cui ci occuperemo prossimamente.
Ricordo a tutti gli amici all’ascolto che i fratelli Garino, insieme a Davide Osenda (altro talentuoso autore cuneese di fumetti di cui avremo modo di parlare a breve) saranno ospiti dell'associazione culturale Chinauti, grazie anche alla collaborazione con la Biblioteca Civica di Peveragno, sabato sera 26 novembre per un incontro con il pubblico per la presentazione dei loro lavori. Qui le informazioni della serata.
Ed ora, riproponendovi le parole di un “sarvan” che mette in guardia Cedric e Bernard, mi congedo:
...al prossimo incontro!
Quest'oggi vi vorrei parlare di un fumetto di montagna. Quest'oggi vi vorrei parlare di cosa succede quando un sentiero, che s'inerpica sul fianco di una montagna, fino ad una borgata fuori dal tempo, viene colpito dal sole al tramondo e le ombre si allungano davanti al vostro cammino. Quest'oggi vorrei parlarvi di...
Autori: Massimo e Sergio Garino
Anno di pubblicazione: 2011
Casa Editrice: Araba Fenice
Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui ho conosciuto Sergio e Massimo. Era una domenica mattina di giugno, a Peveragno, nel cortile del Centro Culturale “Casa Ambrosino” di Peveragno, durante la quinta edizione di Peveragno Comics. Era il 2011.
Nessuno di noi, dell'associazione culturale Chinauti conosceva i fratelli Garino, che si erano proposti per la partecipazione a Peveragno Comics, un poco all’ultimo, essendo venuti a conoscenza della manifestazione fumettosa che avevamo organizzato, solo da poco.
Fu davvero incredibile riscontrare a fine giornata il successo che ottennero. Il numero di albi venduti, ma soprattutto l’apprezzamento che ottennero sia da addetti ai lavori sia dal passante occasionale.
La prima cosa che senza “ombra” di dubbio colpisce non appena si apre il libro, sono i disegni di Sergio. Dettagliati e realistici potrebbero sembrare a volte “eccessivi”. Fate però attenzione se la pensate così, mi permetto di porvi in guardia, sappiate che state intraprendendo un “sentiero” che non vi porterà lontano. Dalle diverse parole scambiate con Sergio, durante questi anni, quello che si evince, è che ogni singolo tratto che lui traccia sul foglio di carta, non è casuale, ma assolutamente funzionale. Ogni cosa rappresentata non è posta a caso, ma ragionata, pensata... utile al risultato finale.
Se a questo aggiungiamo che Sergio è un’autodidatta… bè, allora non c’è da fare altro che tanto di cappello all’autore.
Coloro che colpiti dai disegni di Sergio approcceranno la storia, rimarranno altrettanto colpiti. Se siete residenti nella provincia di Cuneo, o se almeno una volta nella vita siete saliti nella alta Val Maira, non potrete non rimanere “stregati”. Se siete amanti della vita di montagna, non potrete non rimanere ammaliati da “Ombre sul Sentiero”. Se siete attenti alle tematiche ecologiche e se siete convinti che la vita frenetica di città dovrebbe rallentare per strizzare l’occhio ad un mondo più lento che non prende tutto per sfruttarlo, ma prende solo quello che serve, allora questa è la storia che fa per voi. Se siete tra gli amanti del genere fantasy dovete leggere la storia dei fratelli Garino. Se siete sempre stati curiosi delle storie della tradizione popolare che parlano di “masche”, “sarvanot” ed altre creature fantastiche, allora… allora dovete proprio leggere questa storia.
Massimo e Sergio hanno allestito insieme questa storia come se stessero lavorando alla costruzione di un “ciabot” in uno sparuto insieme di case in alta valle. Mentre uno (Massimo) imbastisce il progetto con il soggetto, l’altro (Sergio) la trasforma in sceneggiatura per poi costruire la tavola che viene finalizzata dal lettering del primo.
La storia ha un ritmo che cambia in continuo. Mentre alcune pause servono ai Garino per raccontare della loro valle, delle atmosfere e dei paesaggi che la caratterizzano, per contro, le vicende legate più strettamente alla storia diventano a tratti incalzanti.
Segnalo una soluzione grafica adottata che mi è piaciuta molto (la potete vedere qui sotto). Quando la vecchia Pierrette racconta la storia ai bambini che sono saliti alla sua baita per ascoltarla. I fratelli Garino usano una gabbia che si modifica leggermente nella sua forma (cambia il numero di vignette), ma non nella struttura (le vignette sono sempre suddivise in tre strisce). Ogni striscia è accompagnata da una didascalia che attraversa tutta le vignette che compongono la striscia ed è all’esterno delle vignette stesse. Ricorda molto i primissimi fumetti in cui i baloon non c’erano e tutto veniva scritto proprio a questa maniera al di fuori della vignetta.
Aggiungo solo più due note: la prima è che non bisogna pensare che i fratelli Garino siano degli sprovveduti e che dipingano la vita di montagna come idilliaca, mentre quella di città come il male assoluto. La durezza e le difficoltà della vita di una volta in montagna viene resa e viene ben rappresentata. Ma altrettanto vengono sottolineate le contraddizioni della vita frenetica.
Non vi voglio raccontare nulla della storia o della trama, perché è da leggere… è da leggere e basta.
Devo fare però un plauso alla casa Editrice Araba Fenice. Credo che per una piccola casa editrice cuneese sia stato anche un poco un azzardo pubblicare un fumetto, per quanto possa essere legato alle tradizioni popolari e montane che caratterizzano il territorio. Mi sento di dire che hanno vinto la loro scommessa, ed a riprova di questa mia affermazione fa bella mostra di sè la trilogia a cui i Garino stanno lavorando, di cui il primo volume è già stato pubblicato e s’intitola “il cammino verso le tenebre”… di cui ci occuperemo prossimamente.
Ricordo a tutti gli amici all’ascolto che i fratelli Garino, insieme a Davide Osenda (altro talentuoso autore cuneese di fumetti di cui avremo modo di parlare a breve) saranno ospiti dell'associazione culturale Chinauti, grazie anche alla collaborazione con la Biblioteca Civica di Peveragno, sabato sera 26 novembre per un incontro con il pubblico per la presentazione dei loro lavori. Qui le informazioni della serata.
Ed ora, riproponendovi le parole di un “sarvan” che mette in guardia Cedric e Bernard, mi congedo:
“…camminate con in mente
il sol pensiero,
il sol pensiero,
di stare attenti alle
ombre sul sentiero…”
ombre sul sentiero…”
...al prossimo incontro!
LoShAmAnO
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