FUMETTO: CORTO MALTESE 22 - Leopardi
Buon salve a tutti quanti,
amici e visitatori dell'aNtRoDeLLoShAmAnO!
Ho inizio una serie di recensioni fumettose su un personaggio che ha fatto la storia del fumetto in Italia e mi permetto di dire, non solo: il Corto Maltese di Hugo Pratt.
La collezione dei numeri di questo fumetto l'ho terminata almeno dieci anni fa ad un Lucca Comics and Games, ma non ho mai terminato di leggerla. Si tratta, per i più curiosi di voi, dell'edizione edita dalla Lizard Edizioni. Avete presente? Copertina completamente bianca, costola rossa nella sua parte terminale. Immagine di copertina piccola e colorata.
Con l’uscita della nuova avventura di Corto Maltese ad ottobre del 2015 (acquistata dal mio fumettaro di fiducia) mi sono deciso, finalmente, a rileggere tutte le storie di questo fumetto, ed a condividere con voi qualche commento ed impressione.
Le altre recensioni finora proposte, le potete trovare a qui:
Leopardi
La storia che ci viene proposta con la solita maestira e capacità di sintesi da parte di Hugo Pratt è a tutti gli effetti una storia africana. Non sto parlando solo dell'ovvia ambientazione, sto proprio parlando di qualcosa che aleggia tra le pagine.
Provo a spiegarmi meglio: se siete persone che non credono alla magia, non leggete questa storia, la trovereste senza senso e poco credibile.
Per contro, se siete persone affascinate dal mistero ed apprezzate le storie che non rispondono a tutto tutto, ma lasciano qualcosa in sospeso, regalando materiale alla vostra fantasia, allora avete tra le mani una storia che fa per voi.
La storia racconta ancora una volta di un personaggio che una volta data la propria parola ad un perfetto sconosciuto, poi la mantengono. Una di quelle figure di cui forse oggi si fatica un poco a leggere.
Insomma, una storia che quando sarete arrivati alla fine potrete razionalmente dire, "potrebbe tranquillamente tutto un sogno"... ma anche no.
La vicenda mi verrebbe da dirvi che diventa quasi di secondo piano rispetto alla sua caratterizzazione africana.
Ah, quasi dimenticavo, prima di salutarvi e di congedarmi da voi come mio solito, lasciate che mandi un messaggio... coloro che dovranno capire, capiranno.
"Buona caccia fratelli!"
Ho inizio una serie di recensioni fumettose su un personaggio che ha fatto la storia del fumetto in Italia e mi permetto di dire, non solo: il Corto Maltese di Hugo Pratt.
La collezione dei numeri di questo fumetto l'ho terminata almeno dieci anni fa ad un Lucca Comics and Games, ma non ho mai terminato di leggerla. Si tratta, per i più curiosi di voi, dell'edizione edita dalla Lizard Edizioni. Avete presente? Copertina completamente bianca, costola rossa nella sua parte terminale. Immagine di copertina piccola e colorata.
Con l’uscita della nuova avventura di Corto Maltese ad ottobre del 2015 (acquistata dal mio fumettaro di fiducia) mi sono deciso, finalmente, a rileggere tutte le storie di questo fumetto, ed a condividere con voi qualche commento ed impressione.
Le altre recensioni finora proposte, le potete trovare a qui:
- Il Segreto di Tristan Bantam
- Appuntamento a Bahia
- Samba con Tiro Fisso
- Un'aquila nella giungla
- ... e riparleremo dei gentiluomini di fortuna
- Per colpa di un gabbiamo
- Teste e funghi
- La conga delle banane
- Vudù per il presidente
- Una ballata del mare salato
- La laguna dei bei sogni
- Nonni e fiabe
- L'angelo della finestra d'oriente
- Sotto la bandiera dell'oro
- Concerto in O' minore per arpa e nitroglicerina
- Sogno di un mattino di mezzo inverno
- Côtes de nuite rose di Piccardia
- Burlesca e no tra Zydcoote e Bray-Dunes
- Nel nome di Allah misericordioso e compassionevole
- L'ultimo colpo
- ... e di altri Romei e di altre Giuliette
Leopardi
La storia che ci viene proposta con la solita maestira e capacità di sintesi da parte di Hugo Pratt è a tutti gli effetti una storia africana. Non sto parlando solo dell'ovvia ambientazione, sto proprio parlando di qualcosa che aleggia tra le pagine.
Provo a spiegarmi meglio: se siete persone che non credono alla magia, non leggete questa storia, la trovereste senza senso e poco credibile.
Per contro, se siete persone affascinate dal mistero ed apprezzate le storie che non rispondono a tutto tutto, ma lasciano qualcosa in sospeso, regalando materiale alla vostra fantasia, allora avete tra le mani una storia che fa per voi.
La storia racconta ancora una volta di un personaggio che una volta data la propria parola ad un perfetto sconosciuto, poi la mantengono. Una di quelle figure di cui forse oggi si fatica un poco a leggere.
Insomma, una storia che quando sarete arrivati alla fine potrete razionalmente dire, "potrebbe tranquillamente tutto un sogno"... ma anche no.
La vicenda mi verrebbe da dirvi che diventa quasi di secondo piano rispetto alla sua caratterizzazione africana.
Ah, quasi dimenticavo, prima di salutarvi e di congedarmi da voi come mio solito, lasciate che mandi un messaggio... coloro che dovranno capire, capiranno.
"Buona caccia fratelli!"
...al prossimo incontro!
LoShAmAnO
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