FUMETTO: Corto Maltese 19 – Nel nome di Allah misericordioso e compassionevole
Buon salve a tutti quanti,
amici e visitatori dell'aNtRoDeLLoShAmAnO!
Ho inizio una serie di recensioni fumettose su un personaggio che ha fatto la storia del fumetto in Italia e mi permetto di dire, non solo: il Corto Maltese di Hugo Pratt.
La collezione dei numeri di questo fumetto l'ho terminata almeno dieci anni fa ad un Lucca Comics and Games, ma non ho mai terminato di leggerla. Si tratta, per i più curiosi di voi, dell'edizione edita dalla Lizard Edizioni. Avete presente? Copertina completamente bianca, costola rossa nella sua parte terminale. Immagine di copertina piccola e colorata.
Con l’uscita della nuova avventura di Corto Maltese ad ottobre del 2015 (acquistata dal mio fumettaro di fiducia) mi sono deciso, finalmente, a rileggere tutte le storie di questo fumetto, ed a condividere con voi qualche commento ed impressione.
Le altre recensioni finora proposte, le potete trovare qui:
Ho inizio una serie di recensioni fumettose su un personaggio che ha fatto la storia del fumetto in Italia e mi permetto di dire, non solo: il Corto Maltese di Hugo Pratt.
La collezione dei numeri di questo fumetto l'ho terminata almeno dieci anni fa ad un Lucca Comics and Games, ma non ho mai terminato di leggerla. Si tratta, per i più curiosi di voi, dell'edizione edita dalla Lizard Edizioni. Avete presente? Copertina completamente bianca, costola rossa nella sua parte terminale. Immagine di copertina piccola e colorata.
Con l’uscita della nuova avventura di Corto Maltese ad ottobre del 2015 (acquistata dal mio fumettaro di fiducia) mi sono deciso, finalmente, a rileggere tutte le storie di questo fumetto, ed a condividere con voi qualche commento ed impressione.
Le altre recensioni finora proposte, le potete trovare qui:
- Il Segreto di Tristan Bantam
- Appuntamento a Bahia
- Samba con Tiro Fisso
- Un'aquila nella giungla
- ... e riparleremo dei gentiluomini di fortuna
- Per colpa di un gabbiamo
- Teste e funghi
- La conga delle banane
- Vudù per il presidente
- Una ballata del mare salato
- La laguna dei bei sogni
- Nonni e fiabe
- L'angelo della finestra d'oriente
- Sotto la bandiera dell'oro
- Concerto in O' minore per arpa e nitroglicerina
- Sogno di un mattino di mezzo inverno
- Côtes de nuite rose di Piccardia
- Burlesca e no tra Zydcoote e Bray-Dunes
In questa nuova
storia la prima cosa che salta agli occhi è il cambio di location,
dal mare di acqua siamo passati al mare di
sabbia. Confessate che il titolo vi aveva già in qualche modo
indirizzato, sebbene non si faccia menzione
esplicita del deserto, ci avete fatto caso?
La storia ci
presenta inizialmente il rapporto tra Corto, “El Oxford” e Cush:
il primo un miscredente che ama citare sure del
Corano che non esistono, non per prendere in giro la religione degli
altri due, quanto piuttosto perchè è
il suo modo di relazionarsi con loro; il secondo un musulmano che ha
studiato in occidente, che ama
discutere con Corto stuzzicandolo. Il terzo, infine, un integralista
duro e puro, che però sopporta la
presenza dell'infedele Corto per lo scopo comune.
Le tre figure con le
debite proporzioni potrebbero diventare senza neanche troppi
adattamenti degli stereotpi della
situazione del nostro mondo di oggi.
I tre si presentano
innanzi al forte di Turban, in mano ai tedeschi ed ai turchi.
Come
vedete le vicende della guerra (che
anche in questo caso giustifica più che ampiamente l'aggettivo
“mondiale” che l'accompagna sempre)
fanno da scenario alle vicende del protagonista. L'obbiettivo della
missione dei tre è quello di
liberare il principe Saud.
La vicenda prenderà
ulteriori risvolti quando anche Corto entrerà nel forte e
s'imbatterà in prigionieri Scozzesi. A quel
punto l'idea di una rivolta inizia a farsi strada nella mente di
Corto, e sembra abbandonare la
missione principale.
Non vi dico altro
per non rovinarvi la lettura, ma aggiungo solo, che Pratt, come
sempre fa di necessità virtù: una
rivoluzione può iniziare anche dall'alto di un minareto.
In questa storia,
l'abilità dell'autore di tirare fuori dal pennino personaggi dallo
spessore verosimile, viene nuovamente
confermata.
Sempre di più, man
mano che leggo queste avventure di Corto Maltese, che in prima
battuta sembrano raccontare di un
mondo avventuroso passato, vecchio, stantio, superato e più mi rendo
conto di come la vera Avventura non
passa. La vera Avventura è incastonata come una roccia ed attende
che sia tu ad attraversarla.
Ed ora, essendo
giunto alla fine... vi va di andare a prendere un tè, o siete come
Corto che non lo prende mai prima delle
cinque del pomeriggio?
...al prossimo
incontro!
LoShAmAnO
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