IL NASTRO DI MÖBIUS NEL GIOCO DI RUOLO

Ciao,
il tema di questo mese del Vecchio Carnevale Blogghereccio è particolarmente stuzzicante per le mie corde, si parla di un tema che mi rimanda alla matematica ed alla fisica, ma per rimanere in tema devo parlare di giochi di ruolo. Dovrò trovare un punto d'incontro tra la matematica e il gioco di ruolo. So che di primo acchito verrebbe da pensare ai dadi, ma non è questo di cui vorrei parlare.

Innanzitutto direi di presentare il tema del Carnevale di questo mese, ospitato da TheBitBet:

i L   P a R a D o S S o

Se penso al paradosso, la prima immagine matematica che mi viene in mente è il Nastro di Möbius di cui riporto immagine, laddove l'interno del nastro diventa l'esterno e poi nuovamente l'interno in un loop infinito.



Ora rimane la domanda iniziale. Come coniugare il Nastro di Möbius ed il Gioco di Ruolo?

La risposta che mi sono dato è la seguente: progettando un luogo generico (decidete voi se saranno una serie di stanze di un dungeon o una sequenza di ambienti più o meno tecnologici di una stazione spaziale o ancora, una serie di vicoli di una città, etc.) laddove una volta entrati, si percorreranno una serie di ambienti interni o esterni (tanto nel Nastro di Möbius questa distinzione non esiste) per poi tornare al punto di partenza. 

Alcune caratteristiche comuni di questi luoghi paradossali:
  • Si accede al primo luogo cadendo dall'alto (si veda la spiegazione visiva riportata di seguito)
  • Ogni luogo ha un passaggio a quello successivo ed uno a quello che lo precede
  • Il primo luogo è collegato all'ultimo
  • Ogni luogo presenta una finestra, un oblò, un qualcosa per poter osservare al di fuori di questo luogo paradossale. Queste finestre mostreranno sempre uno spazio oscuro.
La progettazione di questi ambienti non vuole essere oggetto di questo post, ognuno potrà crearne a volontà, provo solo a dare uno spunto per l'ambientazione Fantasy - Dungeon.


Stanza 01
Stanza 5 m x 5m senza soffitto con una sola porta nella parete nord ed una nella parete est. La stanza contiene un mucchio di paglia, al centro, su cui si è atterrati (siete infatti caduti dall'alto e siete atterrati qui) e delle torce appese alle pareti. Le porte sono chiuse. Se si passa dalle porta a nord si arriva alla Stanza 02, se si passa dalla porta ad est si arriva alla Stanza 04. E' presente una finestra nella parete sud ed una finestra nella parete ovest. Dalle due finestre si vede un grande buio.

Stanza 02
La stanza è enorme, 40 m x 40 m, ha una porta nella parete ovest ed una nella parete sud. Sono chiuse. La stanza contiene un enorme albero, è infatti alta almeno 60 m, ed il pavimento è composto da un prato verde ricoperto di fuori colorati. Dall'alto, dal soffitto, filtra una luce brillante come quella del sole. Non ci sono torce. Sulla parete nord ed est ci sono due finestre dalle quali è possibile vedere un grande buio tutto intorno. Dalla porta ad ovest si accede alla Stanza 03. Dalla porta a Sud si accede alla Stanza 01.

Stanza 03
Stanza minuscola, 3 m x 3 m. Una porta ad est ed una a sud. Una finestra nella parete a ovest ed una nella parete a nord. Indovinate cosa di vede dalle finestre? Dalla porta a est si accede alla Stanza 04, dalla porta a sud si accede alla Stanza 02.

Stanza 04
Si tratta di una stanza stranissima. Lunga 50 m e larga 30 m, ma molto bassa. Il soffitto è appena a 2 m di altezza. Ci sono tante piccole casette alte appena 10 cm sparse sui lati della stanza ed una piccola strada collega la porta est a quella ovest. Delle piccole finestre sono posizionate sulle pareti nord e sud. Dalle finestre si vede la solita oscurità. Dalla porta ad est di arriva alla Stanza 01, dalla porta ad ovest si arriva alla Stanza 04.


Mi rimane un'informazione da dare relativamente a questi luoghi paradossali: come uscirne.

Dell'accesso ho già accennato. Si accede al primo luogo cadendo dall'alto (a voi immaginarvi come).
Per uscirne l'unica è, paradossalmente, abbandonare le porte (che abitualmente usiamo per passare da un luogo ad un altro) e passare dalle finestre. Si cadrà nel vuoto e si tornerà alla realtà...

...forse. Dico forse, perchè, per sua natura, il paradosso è paradosso. Data la forma del nastro, potrebbe essere che la caduta dalla finestra, verso il vuoto, faccia atterrare, ancora una volta, sul nastro stesso. Ecco perchè l'uscita dovrebbe essere accompagnata da un lancio di dadi a seconda del sistema di gioco (a voi Game Master l'ardua sentenza su come realizzarlo).

Spero che le seguenti immagini possano chiarire il concetto.




Ora non mi rimane che fare due cose, la prima è ricordarvi che l'iniziativa del Vecchio Carnevale Blogghereccio è gratuita, stimolante ed interessante. Partecipare è davvero facile. Seguite il bando, aprite un blog, se già non ce l'avete, e scrivete contenuti sulla base dell'argomento proposto. La seconda cosa da fare è...

...salutarvi e darvi appuntamento...

...al prossimo incontro!
LoShAmAnO









Caspita, ho notato solo ora, che sono arrivato alla fine del post, la seguente cosa: il logo del Vecchio Carnevale Blogghereccio, opportunamente rimaneggiato, potrebbe assumere la forma di un Nastro di Möbius. Questo mi fa venire in mente che potrei scriverci un post.


Ciao,
il tema di questo mese del Vecchio Carnevale Blogghereccio è particolarmente stuzzicante per le mie corde, si parla di un tema che mi rimanda alla matematica ed alla fisica, ma per rimanere in tema devo parlare di giochi di ruolo. Dovrò trovare un punto d'incontro tra la matematica e il gioco di ruolo. So che di primo acchito verrebbe da pensare ai dadi, ma non è questo di cui vorrei parlare.

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