Quello che intravedi è la luce di un focolare...una figura incappucciata si scalda al fuoco - "Benvenuto, viaggiatore, ti stavo aspettando..." - e mentre da lontano ti sembra di sentire un rumore come di tamburi, la figura incappucciata sta iniziando un racconto... - "I sogni sono finestre sul Mondo Degli Spiriti...un mondo dal quale veniamo tutti...e al quale tutti torneremo, un giorno..." -
Buonsalve a tutti quanti amici e visitatori di questo piccolo antro digitale sperso tra le grandi cime della catena montuosa dell' Internet. Quest'oggi un post davvero speciale ed importante per diversi motivi, ma giudicherete voi se proseguirete nella lettura.
La storia di oggi si va ad inserire nel grande calderone di quel confusionario caranvanserraglio che è il Vecchio Carnevale Blogghereccio il cui tema lanciato per il mese di settembre è "La guerra".
La storia di oggi racconta dell'ennesimo incontro che ho avuto la fortuna di fare. Da un lato, il sottoscritto e dall'altro Matteo Filippi ed il suo progetto.
Scusate la seguente digressione iniziale, ma mi piace contestualizzare le cose. Tempo addietro, mi sono ritrovato per le mani uno dei video della Lucca Comics and Games deframmentata a causa dell'impossibilità di organizzare un evento in presenza. In questo video si parlava di Ruolimpiadi e mi sono incuriosito perché tra gli ospiti invitati a parlare mi sono ritrovato Edo (Edoardo Filippi di cui vi ho parlato in precedenza). Nel video dell'evento erano presenti anche due dei suoi figli. Correva l'anno 2020. In quell'occasione Matteo, figlio di Edo, rivelò al mondo che per l'esame di terza media stava lavorando ad un gioco di ruolo sul tema della Resistenza. BUM! Una piccola folgorazione.
Come accade in molti di questi momenti e soprattutto quando si diventa grandi (?) bisogna imparare e scontrarsi con la necessità, a volte, di non poter seguire l'ispirazione del momento, ma di dover imparare a lasciar sedimentare le cose, farle respirare come si fa con il buon vino. Lasciarlo fermentare è un buon modo per capire se la passione del momento era solo provvisoria o è mutata in qualcosa di più duraturo.
Il progetto di Matteo mi è rimasto nel cuore e così, per mille vicissitudini, ho dovuto attendere due anni per potervene parlare. Quest'anno mi sono fatto mandare il suo progetto e me lo sono letto. Interessante è dir poco. L'evento prende spunto da una storia vera accaduta presso il comune di Carrù (Provincia di Cuneo). Tra personaggi inventati e personaggi storici, tra mappe disegnate a mano e stralci di diari familiari e lettere scritte a mano, si entra nella Storia (con la S maiuscola). L'atmosfera del periodo si respira a pieno nel lavoro di Matteo. Vista la grandezza del tema trattato è più che lodevole il lavoro svolto. Il regolamento proposto è semplice e snello, l'ideale per una "one shot" come questa. Rimane la sensazione che sarebbe bello approfondire il regolamento, approfondire l'ambientazione etc., ma non è questo il punto.
Vi recupero un estratto molto interessante dalla sezione "Perchè ho scelto questa storia:":
La Seconda Guerra Mondiale mi ha sempre interessato, per questo motivo ho sempre desiderato ambientare un gioco in questo periodo storico. Ho recentemente visto il film Salvate il Soldato Ryan che mi è piaciuto molto, per cui mi sono documentato guardando anche il film Il
Partigiano Jonny, storia di partigiani delle nostre terre. Mio nonno Dino poi mi ha procurato un estratto del diario di Achille Arduino e “Piccolo Diario”, il diario autografo di mio bisnonno. In entrambi gli scritti viene raccontato l’episodio dell’uccisione dei tedeschi per cui, con l’aiuto di mio padre, abbiamo pensato di ricamare sulla storia realmente accaduta aggiungendone una parte di fantasia, stando ben attenti a non stravolgere i fatti o snaturare i personaggi coinvolti. Il mio è solo un gioco che vuole ricordare chi si è speso per la causa della pace e dare la possibilità a chi giocherà con me “Il Grande Piano” di calarsi nella parte di giovani partigiani ed immaginare un po’ delle loro fatiche e dei loro ideali.
Mi sono documentato anche con i testi: “Aria’d Carù” di Ernesto Billò, da cui ho conosciuto i nomi e le storie dei nostri partigiani, “Impressioni” di Adriana Filippi, da cui ho preso le splendide immagini. Sono anche andato a visitare il Sacrario di Bastia dove ho visto le tombe delle Medaglie d’oro di tutti i caduti per la pace.
Qui i punti importanti che mi preme sottolineare, tra i tanti che vi potranno venire in mente, quando leggerete il lavoro di Matteo:
un ragazzo di terza media ha pensato di realizzare un lavoro per l'esame di terza media legato al Gioco di Ruoloun ragazzo di terza media ha pensato al tema della Resistenza per un lavoro per l'esame di terza mediaun ragazzo di terza media ha realizzato un bel lavoro le cui basi sono davvero molto molto interessanti e promettenti
Ho provato a cercare nel grande mare della rete se ci fossero altri lavori di giochi di ruolo legati alla Resistenza: un risultato che sono riuscito a trovare è "Un gioco serio" non ancora uscito della Mammut RPG (dal sito della casa editrice - Ispirato al romanzo Il sentiero dei nidi di ragno, alla raccolta di racconti Ultimo viene il corvo e alla canzone Oltre il ponte, Un gioco serio è soprattutto una dichiarazione d'amore per la produzione neorealista di Italo Calvino e un tributo alle persone (piccole e grandi) che hanno perso la vita per restituire all'Italia la propria libertà.).
Un altro ancora che vi segnalo è Radio Victory, di cui però non ho un link specifico, trovate qualcosa nel video riportato di seguito.
Amici e visitatori, avrei davvero bisogno del vostro aiuto per raccogliere maggiori informazioni. Siete a conoscenza di lavori di gioco di ruolo che trattano il tema della Resistenza?
In verità, ad essere sinceri, ci sarebbe un altro gioco, ma si tratta di un gioco da tavolo e non un gioco di ruolo, ma visto l'argomento trattato non farei troppo lo schizzinoso e penso sia buona cosa segnalarlo: Resistenza! Segnalo anche Repubblica Ribelle (su Facebook) di cui però non ho trovato molte informazioni, che però nuovamente è un gioco in scatola.
Segnalo anche questa conferenza del Game Science Research Center dove si parla di "Calarsi nella Storia", perchè penso sia molto attinente alla tematica in discussione in questo post, proprio in questo video ho scoperto Senio 1945 e Radio Victory.
Ma torniamo al lavoro di Matteo e facciamo due parole con l'autore.
ciao Matteo, direi di iniziare da una domanda canonica: chi sei? Hai voglia di presentarti?
Ciao a tutti sono Matteo Filippi e ho 16 anni, studio all’Itis Valluri di Fossano. Abito a Carrù, piccolo paese ai piedi delle Langhe e grazie a mio padre ho conosciuto il bellissimo mondo del gioco di ruolo. Mi piace molto lo sport, ad esempio la Formula 1 e pratico il ciclismo su strada.
Perchè hai scelto il tema della Resistenza?
Devo partire dal dire che il tema della guerra mi ha sempre incuriosito sul come una cosa così orrenda potesse succedere, ho visto diversi film inerenti a questo argomento e mi hanno fatto riflettere sempre molto. A questo punto mi sono chiesto come avrei potuto conoscere ancora meglio la guerra attraverso il gioco di ruolo, che può essere definito anche un mezzo di comunicazione. Ho scelto la resistenza per due motivi principali: perché volevo conoscere meglio cosa vuol dire essere un partigiano, una figura che fin da piccolo ho immaginato come paladino della giustizia ed è proprio per questo che ho scelto loro come protagonisti. Il secondo motivo è che, abitando vicino alla langa, ho visitato molti luoghi dedicati ai partigiani e mi è sembrato giusto raccontare quello che è stata la resistenza in modo che non venga mai dimenticata.
Perchè hai scelto il mezzo del Gioco di Ruolo per il tuo lavoro?
Il gioco di ruolo è il mezzo che preferisco e che so condurre meglio perché bisogna essere capaci di sviluppare il più possibile la propria fantasia. Quando ho cercato di spiegare alle mie professoresse come si gioca ad un GDR non credo che loro abbiano capito molto perché è una cosa che non si conosce e soprattutto perché si tratta di un divertimento astratto. Una persona che non conosce questo Gioco fatica a comprenderne il funzionamento e le potenzialità enormi. Io penso che per capire bene cosa voglia dire la resistenza bisogna andare a vestire i panni di un partigiano, ovviamente in un gioco, e provare le emozioni che provava lui, il gioco di ruolo ti permette di fare proprio questo.
Da un punto di vista del Gioco di Ruolo hai qualche progetto futuro? Stai ancora lavorando su "Il Grande Piano"?
Il Grande Piano
l'ho portato a Lucca Comics and Games un anno fa per la competizione
sui giochi di ruolo chiamata Ruolimpiadi. Anche quest’anno
porterò una avventura da fare giocare ma ho deciso di cambiare
ambientazione e quindi sul grande piano per ora non ci ho più
lavorato ma non escludo assolutamente la possibilità di riprenderlo
in futuro e migliorarlo o comunque trattare ancora l’argomento
della guerra.
Con il permesso di Matteo ho portato il suo lavoro all'attenzione dell' Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo, ed in particolare ho scritto al direttore dell'Istituto. Mi sono permesso di chiedergli un commento sul lavoro di Matteo. Non ho ancora avuto modo di ricevere una risposta, ma solleciterò la cosa, in quanto trovo che un lavoro come questo, siamo per il mezzo scelto sia per il messaggio che vuole diffondere, vada diffuso e fatto conoscere. Confesso che personalmente Il Grande Piano mi abbia spronato a riprendere in mano vicende dolorose legate alla guerra che si svolsero nel mio paese di origine (Peveragno - Provincia di Cuneo), rileggendo libri sull'Eccidio di Piazza Paschetta ed altre vicende ancora. A tal proposito vi segnalo due libri ed alcuni link:
E tutto mi sembrava assurdo - Le valli Josina e Pesio nella lotta di liberazione (non ho trovato alcun link)
Mi è anche balenata l'idea di scrivere una piccola avventura per raccontare l'eccidio di piazza Paschetta o per raccontare la Battaglia di Pasqua, ma non è questo il giorno in cui riuscirò a farlo.
Se siete interessati a leggere il lavoro di Matteo direi che potete contattarlo alla mail del papà Edo (edodado75-chiocciola-gmail-punto-com). Ovviamente vi chiedo di usare la sezione dei commenti di questo post per farmi sapere le vostre opinioni.
Si alzò agilmente nonostante l'età che dimostrava. Fece un profondo inchino al giovane Matteo, ringraziandolo con un ampio gesto della mano. Sussurrò qualcosa in merito a degli spiriti, alla follia e si congedò, non prima però di essersi voltato ancora una volta pronunciando le parole...
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