IL MAGU SABINU

"Bentrovato!"
La figura che sedeva vicino al fuoco acceso al centro della caverna aveva parlato con il capo chino, senza alzare lo sguardo, senza guardare negli occhi la persona che era appena giunta.
"Io sono LoShAmAnO, e se sei arrivato fino a qui, è perché sai che qui si raccontano e si ascoltano storie. Preparati perché gli spiriti sono inquieti ed a breve la storia verrà narrata!"

Al termine delle parole della figura incappucciata, una leggera nebbiolina iniziò a salire alle sue spalle ed a riempire tutto il fondo dell'antro.

LoShAmAnO sorrise, ma nessuno lo vide, nascosto com'era sotto quel suo grande cappuccio logoro.

"Arrivano..."

Delle strane figure iniziarono a danzare nella nebbia, delle figure sedute che parlavano...




Quello che avete visto è un video del Game Science Research Center in cui si parla di (ri)appropriazione culturale in D&D 5E, ma non solo, vale un poco in generale e l'argomento, lo confesso, mi ha ispirato. Diciamo che mi sono lasciato ispirare. Da tutto questo è emerso dai meandri della mia memoria il Magu Sabinu.

Ora permettetemi una piccola digressione che spero possa aiutarvi a capire.

Mio nonno Bartolomeo, detto Trumlin Camilu (nel mio paese ogni famiglia ha quello che viene detto "Stranom", che non è proprio un soprannome, è un qualcosa di diverso, sarebbe poi un argomento molto interessante da trattare in futuro), era un grande sciamano, un grande narratore di storie. Uno dei ricordi che mi porto nel cuore di questa grande figura del mio passato è un angolo del cortile della casa, immerso nel verde, lui seduto su una panca e noi nipoti seduti per terra ad ascoltare una storia.

Delle storie che raccontava ricordo principalmente La storia del Magu Sabinu. Si trattava della storia che ci raccontava sempre, sempre uguale a se stessa, ma per non renderla noiosa, e la cosa a noi bambini bastava, venivano cambiati alcuni particolari di volta in volta. Una volta il mostro aveva due teste, una volta gli veniva portata via una gamba, l'altra volta la mano, una volta a cacciarlo era Strasafer, un'altra Curmalvant ed un altra ancora era Fortmalmunt quello che riusciva a cacciare il mostro dal paesello. Le ultime tre figure citate erano i cani dell'eroe del paese che afftrontava il Magu Sabinu, ognuno dei quali aveva una caratteristica peculiare: uno era particolarmente aggressivo, l'altro era veloce come il vento, l'altro era forte come un monte. Tutte le volte il mostro ritornava nel suo antro sulla collina che sovrastava il paese, in mezzo al bosco, dove la madre gli rifaceva l'arto che era stato mozzato (testa, gamba, braccio etc.) impastando della pasta e rimodellandolo con quello che usciva dal forno. 



Per il me piccolo la storia era fantastica, credibile a tal punto che, quando il Magu Sabinu scendeva dalla collina il mio sguardo si spostava sulla collina che sovrastava il cortile dove ci trovavamo, aspettandomi di vederlo arrivare da un momento all'altro. Ancora oggi i nomi dei tre cani che accompagnavano l'eroe del paese sono per me vividi e presenti. 

Mi rendo conto che tutto questo potrebbe non suscitare lo stesso entusiasmo che ho in questo momento mentre scrivo, ma in fondo, si tratta della mia (ri)appropriazione. Sono felice come un bambino (per l'appunto) di potervi presentare: il Magu Sabinu. Vorrei provare a crearlo come mostro per D&D scatola rossa, penso sia l'edizione che più ha segnato la mia vita ed a cui forse questo mostro dovrebbe far parte.



MAGU SABINU

Classe Armatura: 4
Dadi Vita: 6 (L)*
Move: 18 m (6 m)
Attacchi: 1 artiglio / 1 artiglio / 1 speciale*
Danni: 1d8 / 1d8 / speciale*
Numero di mostri: 1
Tiro Salvezza: Guerriero 6
Morale: 9
Tipo di tesoro: F
Intelligenza: 2
Allineamento: Caotico
PX: 1500
Tipo di mostro: Mostro (Raro); 
Terreno: Caverne, Boschi.
*può lanciare 2 incantesimi del primo livello, 2 del secondo ed 1 del terzo.

Il Magu Sabinu è un mostro che vive nei boschi, tipicamente nelle caverne. Alto circa 4 m si muove goffamente coperto di una lunga tunica di colore bianca, nera, marrone o verdone, logora e sgualcita. La testa assume una forma diversa ogni volta che riesce a ritornare alla tana laddove la madre, usando un impasto magico, la può ricostruire, così come può fare per gli arti o altre parti del corpo. Al fine di beneficiare di questa possibilità il Magu Sabinu deve poter tornare alla sua tana entro dieci round da quando ha raggiunto 0 Punti Ferita. Questo significa che non può allontanarsi mai troppo dalla propria tana. Conosce gli stessi incantesimi di un mago di quinto livello. 



Chissà come a mio nonno arrivò la storia del Magu Sabinu. Mi piace pensare che sia una storia che si tramanda nella famiglia da secoli e secoli (è molto poetico pensarla così). Forse non arriverò ad avere una risposta a questa domanda, in ogni caso, per ora, ho iniziato a raccontare questa storia a mia figlia... non si sa mai!

Ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!
LoShAmAnO




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