FUMETTO - NATHAN NEVER 321 - Fuga da Europa

Buonsalve a tutti quanti amici e visitatori occasionali di questo antro digitale,
io sono LoShAmAnO e sono il custode delle storie che qui vengono narrate dagli spiriti o da gente come voi, passanti che per un attimo si fermano e si siedono intorno al fuoco, e per un breve istante, condividono un racconto.

Vi dicono subito che la storia di cui sentiremo parlare oggi ha qualcosa di davvero particolare. Penso che anche a voi sarà capitato nella vostra vita di incrociare storie uniche nel loro genere, storie che per una particolare alchimia hanno toccato il vostro animo nel profondo. Bene, vedo che ci capiamo. Per me questa è proprio una di queste storie.

Si tratta della storia narrata su...

NATHAN NEVER 321
"Fuga da Europa"



Soggetto e sceneggiatura: Thomas Pistoia
Disegni: Romeo Toffanetti
Copertina: Sergio Giardo
Lettering: Alessandra Belletti

Partiamo subito, come di solito mi capita di fare, dalla copertina di questo albo, primo elemento che un lettore si trova di fronte. Personalmente l'ho trovata di grande impatto e davvero ben realizzata. Rende in maniera chiara il dramma che si sta consumando e tutte quelle sfumature di blu rimandano alle sfumature dell'acqua. Capirete tra poco il perchè di questa mia ultima frase.

Il lettore è sin da subito avvisato di che tipo di storia si troverà tra le mani, una storia che trae spunto da un libro pubblicato circa dieci anni orsono "Bilal - Viaggiare, lavorare, morire da clandestini", Bur - 2007, di Fabrizio Gatti; un reportage di storie vere vissute in prima persona dall'autore fintosi migrante.

Dunque una storia di fantascienza che ci parla di realtà, una realtà che si consuma nel nostro tempo, oggi, e magari sotto casa.


Già soltanto per questo elemento trovo che la storia meriti di essere letta, l'analisi della nostra società e del nostro modo di vivere osservati da lontano, da una rassicurante distanza temporale, osservati dal futuro.

A questo elemento di per sè già così importante, si aggiunge un livello di scrittura e d'impostazione delle storia che hanno la poesia dentro, che hanno la magia del silenzio e delle poche parole e che lasciano alle immagini ed ai primi piani, così tanto espressivi, la forza dirompente della critica.

Durante la lettura, nell'osservare la storia che si dipana sotto i nostri occhi, osservando Nathan Never che si finge migrante su Europa (Bilal il suo falso nome) per capire come avviene il traffico di esseri umani e chi sono i responsabili; spesso viene da domandarsi "se questo è un uomo?". 
Spesso viene da domandarsi se i trafficanti di esseri umani hanno ancora qualcosa nel loro animo, spesso viene da domandarsi se i burocrati che gestiscono i campi profughi sulla terra abbiano ancora qualcosa di umano nel loro cuore o si nascondano solo dietro il pretesto di dover far applicare la legge.


La storia è davvero ben costruita con un suo ritmo scandito dall'andare avanti ed indietro nel tempo, da scene di azione a scene di assoluto silenzio dove la fanno da padrone poetiche didascalie.

Non ho paura di scrivervi che si tratta senza ombra di dubbio di una delle più belle storie di tutta la serie di Nathan Never, mi sento molto sereno nel chiedere alla Bonelli di continuare su questa falsa riga; mi piacerebbe leggere ancora storie come questa.

Da un punto di vista grafico, sebbene alcune sequenze mi siano sembrate un poco troppo statiche, in altre il graffio di Toffanetti è davvero funzionale alla storia. Ci sono alcuni primi piani davvero bellissimi disseminati qua e là; tra tutti vi segnalo quello enorme di pagina 87 e quelli di pagina 92 che compongono una bellissima sequenza.

In conclusione segnalo la didascalia con cui Thomas Pistoia termina la storia andando a citare Gatti: la più grande menzogna è far credere che tutto questo si possa cambiare con le parole.

Una storia emozionante, sotto tanti punti di vista, pungente e scomoda, come le storie di questo genere devono essere, da leggere anche se non avete mai letto nulla di Nathan Never!

Ed ora non mi resta che salutarvi per darvi appuntamento...

...al prossimo incontro!
LoShAmAnO

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