FUMETTO - DRAGONERO 48: le ali dell'Erondar

Buon salve a tutti quanti,
amici e visitatori dell'aNtRoDeLLoShAmAnO!
Se siete qui è perchè sapete che in questo antro digitale si raccontano storie, si custodiscono storie. Storie di ogni genere. Oggi vorrei parlarvi di una storia a fumetti. Oggi vi vorrei raccontare di...

DRAGONERO 48

Le ali dell'Erondar


Soggetto e sceneggiatura: Luca Enoch
Disegni: Luca Malisan e Riccardo Crosa
Copertina: Giuseppe Matteoni
Lettering: Marina Sanfelice


Come mio solito inizio dalla copertina di Giuseppe Matteoni.

Meravigliosa.

Potrei non aggiungere altro e lasciarvi qualche minuto per godervela. Potrei, ma ovviamente continuerò a raccontarvi che ho apprezzato davvero tanto il disegno, i colori scelti, l'impostazione generale che è stata data, i riflessi nell'acqua. Roccabruna, il luogo rappresentato, già così evoca quell'aria di epicità e mistero che uno si aspetta da un luogo fantasy.


La storia raccontata è una storia doppia, per cui terminerà solo nel prossimo numero. Vi segnalo questa particolarità, perchè l'autore ha potuto concedersi, come facilmente scoprirete leggendola, di soffermarsi su particolari più quotidiani, non dovendo incalzare la storia per portarla a conclusione. Inutile dirvi che ho apprezzato molto questo approccio, vero?

Le cronache dell'Erondar, editoriale di Luca Barbieri, ci introduce alla storia raccontando delle figure chiave di Roccabruna: le Madri ed i loro Custodi, le Chiocce e gli Addestratori, i Maestri di volo, i Muli e le Feroci, i Dragonieri, veri dominatori dei cieli dell'Impero.

Alcune delle uova custodite a Roccabruna, dal valore incommensurabile, sono state rubate, ma sono ancora in città. Ian e Gmor sono stati chiamati ad indagare.

Come dicevo prima, trattandosi di una storia doppia, Enoch può lasciarsi andare e raccontare momenti quotidiani, come quello iniziale in cui Gmor, da dentro un carro, canticchia una canzone per bimbi...

...bimbi orchi.

La cosa ovviamente crea una situazione simpatica e divetente, per le ovvie diverse abitudini culturali e culinarie.

Bellissima l'idea della gara delle contrade cittadine ed il racconto di come Ian riesca a diventarne protagonista. Di questa parte del racconto non posso non segnalarvi in generale tutte le tavole di Luca Malisan, davvero poco bonelliane nella concezione e per questo di grande effetto.



Altro punto forte di questa storia è l'incontro con il vecchio Grisbigot, che Ian conosce dato il suo passato rascorso proprio a Roccabruna, ed in particolare l'attraversamento del lago e l'ingresso nella fortezza con l'esperienza del “salto”. Per non parlare poi della vendetta di Gmor. Il tutto è stato davvero ben confezionato.


Dopo tante premesse e qualche flashback di quando Ian arrivò alla fortezza, siamo pronti per andare nottetempo a Roccabruna per indagare, ma questa sarà un'altra storia.


Se volete mandare una cartolina di Roccabruna (lo so lo so che sono vecchio e le cartoline non le manda più nessuna, ma a me non impota), vi segnalo le immagini di:

  • pagina 17
  • pagina 23
  • pagina 59


Ora vi saluto...

...al prossimo incontro!
LoShAmAnO
 

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