FUMETTO - Dragonero 45 - Il signore degli impuri

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amici e visitatori dell'aNtRoDeLLoShAmAnO!
Se siete qui è perchè sapete che in questo antro digitale si raccontano storie, si custodiscono storie. Storie di ogni genere. Oggi vorrei parlarvi di una storia a fumetti. Oggi vi vorrei raccontare di...

DRAGONERO 45
Il signore degli impuri


Soggetto e sceneggiatura: Stefano Vietti
Disegni: Fabrizio Galliccia
Copertina: Giuseppe Matteoni
Lettering: Marina Sanfelice



Come consuetudine parto dalla copertina di questo albo a fumetti. A me è piaciuta molto. Ho apprezzato molto sia l’impostazione, con il cattivo di spalle in primo piano (che dunque per effetto ottico sembra più grande di Ian), che sembra averla vinta sul protagonista; sia i colori, freddi al punto giusto da rimandare al gelido abbraccio della morte. Evento dal quale Ian, nella sua smorfia, sta cercando di combattere con ogni forza.

Interessante, come sempre, l’editoriale di Luca Barbieri, Cronache dell’Erondar. Questo mese ci vengono indicate le ubicazioni segrete delle case di alcuni Luresindi e ci viene raccontato dell’eremo di Alben, Viturmanse. In particolare siamo messi al corrente dei meandri che sono nascosti nella scogliera dove l’eremo è posto, delle trappole (ovviamente magiche) e dei guardiani.
Che quest’informazione servirà al lettore durante la lettura? In realtà all’interno della storia la cosa viene già spiegata, dalle immagini e dal testo, quindi forse potrebbe risultare un poco superflua come info, ma… perché ovviamente c’è un ma, a me piacciono molto queste piccole chicche che vengono fornite all’inizio delle storie.


Segnalo in particolare di questa storia sicuramente l’inizio. Grazie a diciotto vignette mute (solo disegni e nessuna parola), condensate in cinque tavole, al lettore viene veicolata una sensazione di mistero e di ansia positiva, la stessa che sembra aver preso il lurensindo. Viene trasmesso un desiderio di entrare nella storia e di leggerla per capire cosa ha scosso così tanto Alben da farlo partire in fretta e furia con la sua aereonave avendo prima ben sigillato magicamente la casa.  Il tutto viene fatto attraverso il solo ausilio di immagini, la loro successione ed il ritmo che le scandisce. Tanto viene poi veicolato attraverso quello che non viene disegnato e che si trova tra una vignetta e la successiva e che il lettore è invitato ad immaginare. Una delle meraviglie del fumetto.


Non vi racconterò la storia e non ve ne farò un riassunto, ma vi riporto alcune note, così come le ho prese durante la lettura.


Ho apprezzato, da un punto di vista prettamente grafico, le sequenze in cui Gmor e Iam cadono preda di due tra i loro peggiori incubi.
Quelle vignette frastagliate, spezzettate mi hanno convinto molto. I due momenti in cui questi incubi ci vengono presentati, sono usati magistralmente da Vietti per presentare ai lettori, in poche pagine, altri due momenti del passato di Gmor, ma soprattutto (ovviamente) di Ian. Proprio in merito a quest’ultimo, l’espediente è anche usato come lancio, come promemoria per la serie “young”. Infatti Ian si sogna da bambino, con sua sorella Myrva… ed il loro fratello più grande Drev… lo stile del disegno è proprio quello della futura serie legata al mondo di Dragonero. Altro colpo da maestro.

Ho apprezzato molto il fatto che sia la piccola Sera a salvare la situazione e che lo faccia da eroina vera e propria. Guardate la vignetta che la ritrae usare l’artefatto recuperato dall’eremo di Alben per combattere le creature evocate da N’Agha, maestro degli impuri.


Ho apprezzato il finale della storia. Laddove Ian, che aveva risparmiato N’Agha nella storia del numero X, qui non si fa scrupoli e dapprima lo trascina verso la scogliera, facendosi raccontare, nel mentre, chi lo ha mandato e perché, e poi senza pensarci su lo getta sulle rocce sottostanti.
Ho apprezzato il fatto che siano le regine nere ad aver mandato N’Agha ad eliminare Ian, personaggio che temono molto, a detta dello stesso maestro degli Impuri.
Ho apprezzato molto che Ian e Gmor decidano di non raccontare tutto ad Alben… questa volta decidono di tenersi alcune informazioni per loro stessi… avranno fatto bene?

Da un punto di vista grafico, alcune delle vignette di Galliccia ed in generale il suo tratto mi sono piaciuti. Forse non è il tratto che più apprezzo, ma l’ho trovato molto adatto alla storia.


Prima di concludere, giusto un'informazione visiva sui luoghi dove si svolge la vicenda narrata in questo albo. Si tratta di un'informazione assolutamente superflua, ma a me piacciono troppo le mappe fantasy.


In riassunto: una vicenda ed una storia, tutto sommato lineare, ma in questo incedere dritto, si è presa alcune parentesi davvero interessanti e che iniziano a mettere un poco di pepe (se ancora ce ne fosse bisogno) intorno alla saga delle regine nere, che vi confesso, dopo tutto questo parlarne, ho propria voglia di leggere.

Ed ora come sempre, da questo piccolo antro digitale, non mi rimane altro che salutarvi e darvi appuntamento...

...al prossimo incontro!
LoShAmAnO 

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