FUMETTO: Nathan Never 307 - Abisso di dolore

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Se siete qui è perchè sapete che in questo antro digitale si raccontano storie, si custodiscono storie. Storie di ogni genere. Storie di un passto fantastico, storie attuali, storie future. Oggi vorrei parlarvi di una storia a fumetti. Oggi vi vorrei raccontare di...

Nathan Never 307
Figli della violenza


Soggetto e sceneggiatura: Riccardo Secchi
Disegni: Ivan Zoni
Copertina: Sergio Giardo
Lettering: Alessandra Belletti

La copertina dell’albo in questione, un’altra bella opera di Sergio Giardo, mi ricorda tantissimo la locandina di un film, come impostazione dei personaggi, colori, etc.
Dunque non mi sono sorpreso molto quando, nell’introduzione di Luca Del Savio, si fa riferimento alla fonte ispiratrice da cui Luca Secchi ha tratto il bandolo della matassa che costituisce il nucleo centrale della storia: la serie TV Wire.


Personalmente non la conosco, non l’ho mai vista (dovrò colmare la lacuna vero?), ma la descrizione che ne viene fatta (a grandi linee ovviamente) –“Un racconto corale, fortemente calato nella realtà violenta delle strade di Baltimora, Maryland, con tanti personaggi e numerose linee narrative che vanno via via intrecciandosi, finendo per comporre, davanti agli occhi dello spettatore, un affresco ricco quanto crudo, avvincente e realistico.”- viene pienamente rispecchiata dalla storia scritta da Secchi.


Secchi ci racconta, partendo da una situazione di forte disagio nel secondo livello della città est, subito dopo le elezioni di una nuova sindaca, una storia di singoli e di comunità, una storia di violenza e di degrado, una storia, almeno in questa prima parte (saranno tre in tutto), in cui si cercano di gettare dei semi di speranza.
Ovviamente però Secchi non tralascia l’avventura. Le vicende difficili descritte sopra, fanno da contorno (ma poi neanche tanto, nel senso che a volte la fanno da protagoniste) ad un indagine condotta dalla coppia Nathan Never e Legs. L’indagine però si mescola e si intreccia con le vicende dei tanti personaggi comprimari che i due incontrano.

Le tante storie che vengono descritte, le tante sottotrame (legate ai singoli personaggi) che vengono presentate, sembrerebbero disgiunte le une dalle altre, se non fosse per il legame di degrado e di violenza che le unisce. C’è però da dire che Secchi è molto bravo nell’alternarle e nel farci assaporare un legame tra di esse che va oltre la comune provenienza o vicinanza a situazioni difficili.


Alcune note a margine: non mi dispiace il ruolo sociale che viene affidato a Nathan e Legs in questo numero. Non mi dispiace che non ci siano grandi pericoli da affrontare in cui viene fuori la parte supereroistica dei due. Mi piace l’aspetto quotidiano che si respira. Ho davvero apprezzato l'intrecciarsi delle vite dei quattro ragazzi, con quella di Nathan e Legs, con quella dell'indagine, con quella della nuova politica scolastica voluta dalla nuova sindaca, etc. Un intreccio di storie davvero ben scritto. Secchi riesce, in tutto l’intreccio di linee narrative, a mostrarci anche il progredire della relazione tra Nathan e Angela Montichiari.

Se le altre due storie manterranno lo stesso ritmo e la stessa falsa riga di questa ve lo racconterò prossimamente, sicuramente vi dico fin da ora, che me lo auguro proprio.

…al prossimo incontro!
LoShAmAnO

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