FUMETTO: Corto Maltese 08 - La conga delle banane

uon salve a tutti quanti,
amici e visitatori dell'aNtRoDeLLoShAmAnO!
Ho inizio una serie di recensioni fumettose su un personaggio che ha fatto la storia del fumetto in Italia e mi permetto di dire, non solo: il Corto Maltese di Hugo Pratt.
La collezione dei numeri di questo fumetto l'ho terminata almeno dieci anni fa ad un Lucca Comics and Games, ma non ho mai terminato di leggerla. Si tratta, per i più curiosi di voi, dell'edizione edita dalla Lizard Edizioni. Avete presente? Copertina completamente bianca, costola rossa nella sua parte terminale. Immagine di copertina piccola e colorata.
Con l’uscita della nuova avventura di Corto Maltese ad ottobre del 2015 (acquistata dal mio fumettaro di fiducia) mi sono deciso,  finalmente, a rileggere tutte le storie di questo fumetto, ed a condividere con voi qualche commento ed impressione.
Le altre recensioni finora proposte, le potete trovare a qui:
  1. Il Segreto di Tristan Bantam
  2. Appuntamento a Bahia 
  3. Samba con Tiro Fisso
  4. Un'aquila nella giungla 
  5. ... e riparleremo dei gentiluomini di fortuna
  6.  Per colpa di un gabbiamo
  7. Teste e funghi 

Parliamo dunque dell'ottavo numero di questa serie: la conga delle banane.



Alzi la mano a chi non è piaciuto il titolo di questa avventura!
Bene, e dopo questa iniziale votazione parliamo un poco di questa storia.
Sarà all’altezza del titolo? L’inizio senza ombra di dubbio.
Ecco come inizia: con un breve trafiletto in cui si dice “Si disse che bisognava difendere i cittadini dell’unione, le loro proprietà e tante altre cose… in verità, fu tutta una faccenda di banane”. Accattivante nevvero?


Ancora una volta il destino guida i passi di Corto Maltese.
Ancora una volta sembrano essere le avventure e le storie a cercare di incrociare la via del nostro marinaio preferito, piuttosto che il viceversa. Corto si trova coinvolto, durante una banale passeggiata, in un’imboscata organizzata per uno sconosciuto, che solo in seguito scopriremo essere Ramirez.
Ovviamente Ramirez muore ed affida a Corto la valigetta che stava portando a Bocca Dorata. Vi ricordate di lei vero? L’accattivante donna torna protagonista in questa storia.
La storia narrata con maestria da Hugo Pratt è una cosiddetta “spy story” da manuale. Traditori, spie, doppiogiochisti, colpi di scena, volta gabbana, ed una valigetta, attorno a cui tutta questa vicenda ruota. Delle persone moriranno, delle persone si ritroveranno, in questa storia avrete il piacere di conoscere il Rumbita ed Esmeralda; avrete modo di conoscere l’odiato Sanders e avrete modo, anche voi, di interrogarvi in merito a Venexiana Stevenson.


Alla fine, una volta dipanate tutte le matasse della trama, Bocca Dorata sembra essere la vera vincitrice di tutto l’inghippo. L’unione ha abbandonato Mosquito, le campane suonano a festa per la fine della rivoluzione e Corto Maltese si è rivelato, suo malgrado, una pedina molto utile, per non dire fondamentale, per questa partita a scacchi.

Il colpo di scena finale, poi, lo voglio proprio condividere: i vari protagonisti della storia sono stati talmente presi dal complotto e dal doppiogiochismo; la loro attenzione è stata così magistralmente sviata, che nessuno di loro, mai, in tutta la storia, ha aperto la valigetta. Se lo avessero fatto ne avrebbero trovato solo foglietti di carta e non denaro, come tutti credevano.

Incontreremo ancora qualcuno di questi protagonisti? Alcuni di loro sicuramente no, diciamo che Pratt è stato molto esplicito nel dichiararli morti stecchiti. Ma per altri, la cui fine non è chiara, o perché non sono morti, ecco… non lo so. Dovrete seguire ancora qualche puntata di questa rubrica per scoprirlo… se avrete la pazienza di farlo, lo scopriremo insieme.


Per ora vi saluto e come sempre vi dico...

...al prossimo incontro!
LoShAmAnO

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