FUMETTO: Dragonero 29

uon salve a tutti quanti,
amici e visitatori dell'aNtRoDeLLoShAmAnO!
Oggi, vorrei condividere con voi alcune impressioni sulla mia ultima lettura fumettosa: il numero 29 di Dragonero, intitolato "il nido dei Draughen". Questo numero è stato partorito dalla mente e dalla fantasia di Stefano Vietti (uno dei papà dell'eroe fantasy di casa Bonelli), sia come soggetto sia come sceneggiatura ed ha visto la luce attraverso le matite di Francesco Rizzato e Antonella Platano.



Questo numero ci racconta la fine di una storia doppia che mi ha appassionato. Copertina davvero di qualità (come sempre, per quanto riguarda Dragonero). Alcune paginoni con disegni a tutta pagina rendono la storia davvero d’impatto (per quanto, personalmente, il mio gusto personale preferisce un tratto meno carico di china).

In questo numero finale, come spesso gli autori di Dragonero (Vietti ed Enoc) ci hanno abituati, scopriamo nuove parti del mondo del nostro eroe; non solo del territorio, ma anche dell’animo dell’eroe. Questa volta tocca al mare dei Kraken ed alle sue isole volanti di Ariosilca, terra dei Kraken d’aria, al popolo dei Draughen (antichi servitori dei draghi ed ora devoti servitori dei Kraken), ai cacciatori di Kraken con le loro navi volanti, alla mamma di Ian ed a Sera (conosciuto un poco di più, grazie ad una storiella breve sul finale di questo numero che vede protagoniste proprio lei e la mamma di Ian), e poi ancora, gli intrighi di corte (il cui pensiero viene sollevato nella mente del lettore alla sola presenza del consigliere dell’imperatore).
Interessante per il lettore l’evoluzione della missione di Ian, che passa dalla semplice caccia al Kraken ad una caccia al Draughen che può comandare il Kraken. Interessante poi come Ian decida di disobbedire agli ordini imperiali, che erano quelli di riportare il Draughen “speciale” presso la capitale per poter essere studiato. La disobbedienza nasce dalla scoperta di un’intera città di Draughen su una delle isole volanti. L’attacco alla cittadina dell’impero, da cui tutta l’avventura ha inizio, era dovuto a semplice approvvigionamento di cibo per la propria gente. Sicuramente un’azione discutibile, ma che non costituirà più un problema per l’impero, dalla la morte del colossale Kraken.

Come dicevo, la sensazione di scoprire ogni volta un pezzetto del mondo di Dragonero, mi fa sentire in qualche modo come un bambino che scopre ogni volta qualcosa della vita. Mi incuriosisce tutte le volte. Tutte. Ogni volta che mi approccio ad una di queste storie la divoro.
Il fatto poi, che le cose non mi danno la sensazione di essere campate per aria, ma spiegate e motivate (prendete ad esempio, in questo numero, la spiegazione di come il peso delle navi volanti dei cacciatori di Kraken sia ridotto di un terzo; o come nel numero precedente, di come le stesse navi si librano in volo, etc.); dà la sensazione di leggere qualcosa di vero. E stiamo parlando di fantasy, badate bene.

Se vi piace il fantasy, quella di Dragonero è una storia che consiglio senza ombra di dubbio.
Se non vi piace il fantasy, quella di Dragonero è una storia che consiglio senza ombra di dubbio.

Sperando di non avervi annoiato e ringraziandovi per la visita in questo sperduto antro, vi saluto come mio saluto e vi do appuntamento...

...al prossimo incontro!
LoShAmAnO

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