CORTO MALTESE 24 - favola di Venezia
Buon salve a tutti quanti amici e visitatori di questo piccolo antro digitale dove vengono raccontate delle storie, dove vengono ascoltate delle storie, dove vengono raccolte delle storie... insomma, dove le storie la fanno da protagonista.
Ovviamente anche questa volta non faremo eccezzione e questo post racconterà una storia, o meglio, cercherò di raccontarvi alcuni impressioni su di una storia che ho letto da poco. Del mio rapporto ancestrale con Corto Maltese ed il termine della collezzione delle storie avrete già letto nei posto precedenti, e se non lo avete fatto vi rimando a quei post se siete così curiosi.
In ogni caso vi segnalo che le storie precedenti che sono state lette in questo antro digitale e di cui vi ho parlato le potete trovare seguendo questi link:
- Il Segreto di Tristan Bantam
- Appuntamento a Bahia
- Samba con Tiro Fisso
- Un'aquila nella giungla
- ... e riparleremo dei gentiluomini di fortuna
- Per colpa di un gabbiamo
- Teste e funghi
- La conga delle banane
- Vudù per il presidente
- Una ballata del mare salato
- La laguna dei bei sogni
- Nonni e fiabe
- L'angelo della finestra d'oriente
- Sotto la bandiera dell'oro
- Concerto in O' minore per arpa e nitroglicerina
- Sogno di un mattino di mezzo inverno
- Côtes de nuite rose di Piccardia
- Burlesca e no tra Zydcoote e Bray-Dunes
- Nel nome di Allah misericordioso e compassionevole
- L'ultimo colpo
- ... e di altri Romei e di altre Giuliette
- Leopardi
- Corte sconta detta arcana
Ma veniamo a noi ed al tema di questo post, la storia numero 24 intitolata...
Favola di Venezia
Storia onirica ed esoterica, meravigliosa nel suo ritmo, e nel suo svilupparsi.
C'è però da dire che la piena fiducia in quel grande autore che è stato Hugo Pratt, aprono un spiraglio di speranza sulla storia in sè, spiraglio che l'autore usa per entrarvi dentro e per mettere ordine al tutto, regalando una storia davvero di alto livello.
Lo stesso autore sembra rendersi conto, arrivato a pagina 35, di doversi fermare e di dover fare il punto della situazione, ed allora usa lo stesso protagonista per comunicare che al lettore che la storia fino a questo momento è stata un vero caos, ma al contempo sembra voler rasserenarlo che tuto andrà bene e che ogni tessera che al momento sembra scompaginata troverà il suo giusto posto.
Di tutta la vicenda non voglio proporre alcun riassunto, non credo sarebbe giusto, vi vorrei però segnalare tre punti che ho trovato davvero caratterizzanti la storia:
- il primo è senz'altro l'ambientazione della storia, Venezia, che Pratt usa con una maestria incredibile. Piccoli sfondi di una Venezia notturna e non solo che rendono perfettamente la magia di cui l'intera storia è permeata.
- il secondo riguarda ancora una volta un concetto già ribadito, ma che qui viene esplicitato in maniera ancora più forte. La ricerca di Corto non conduce a nulla (e non posso dirvi altro), ma il protagonista conferma che...
- il terzo è la presentazione di tutti i protagonisti dela storia fatta da Corto stesso sul finale della storia, come se tutto fosse stato una finzione, come se si fosse a teatro, come se... come se... decidetelo voi!
Al momento credo sia una delle mie storie preferite di Corto Maltese.
...al prossimo incontro!
LoShAmAnO
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