FUMETTO: Nathan Never 313, 314 e 315

Buon salve a tutti quanti,
amici e visitatori dell'aNtRoDeLLoShAmAnO!

Se siete qui è perchè sapete che in questo antro digitale si raccontano storie, si custodiscono storie. Storie di ogni genere. Ed oggi non faremo eccezzione. Oggi vorrei parlarvi di una trilogia fantascientifica. Oggi vi "non-recensisco"

Nathan Never 313
"Il caso Rose"



Soggetto e sceneggiatura: Bepi Vigna
Disegni: Luigi Piccatto, Matteo Santaniello
Copertina: Sergio Giardo
Lettering: Alessandra Belletti


Nathan Never 314
"Il caso Hoover



Soggetto e sceneggiatura: Bepi Vigna
Disegni: Luigi Piccatto, Andrea Broccardo, Renato Riccio, Cesare Valeri
Copertina: Sergio Giardo
Lettering: Alessandra Belletti 


Nathan Never 315
"Il caso Forbes"



Soggetto e sceneggiatura: Bepi Vigna
Disegni: Luigi Piccatto, Matteo Santaniello, Cesare Valeri
Copertina: Sergio Giardo
Lettering: Alessandra Belletti


In questa ennesima "non-recensione", perchè di questo si tratta, di una semplice racconto di cosa mi è piaciuto e di cosa mi ha colpito in questo fumetto (in questa trilogia di fumetti, parto con il segnalarvi alcune delle cose che per prime mi sono saltate agli occhi:
  • la prima riguarda le tre copertine dell'albo, di Sergio Giardo. Le ho trovate particolarmente evocative. Il personaggio nella stessa posizione a cui vengono cambiati i vestiti, o meglio, a cui i vestiti sembrano adattarsi al cambiamento dello sfondo, suggeriscono una sorta di messaggio nascosto. Mi sembra vogliano suggerire la centralità sia del personaggio protagonista, sia dell'ambiente che lo circonda, che non è altro che la storia stessa. 
  • gli stessi tre titoli, di rimando uno all'altro, legano ed amalgamano l'intera vicenda e sottolineano tre punti (personaggi) attorno ai quali la vicenda prende forma.
  • altro elemento comune, nonchè filo conduttore della vicenda narrata, sono i sui creatori, lo sceneggiatore Bepi Vigna ed il disegnatore Luigi Piccatto (grande maestro di casa Bonelli e qui alle prese con la sua prima esperienza con Nathan Never). In raltà, all'onor del vero dobbiamo appuntare come parte delle store sono state disegnate, inchiostrate da altre persone (direi suoi allievi o collaboratori, presso la scuola del fumetto di Asti - Quest'informazione è ovviamente mia, nel senso che non ho alcun riscontro a tal proposito).
In merito alla storia posso dirvi che il tratto di Piccatto si percepisce sin dalla prime battutte. La vicenda nel suo iniziare sembra complicata e non poco. Mi è piaciuto molto come Bepi Vigna gestisce il tempo, dosando ed intervallando tra loro le varie vicende, snocciolando indizi o facendo allusioni, mostrando al lettore dei particolari, che in quel preciso momento della storia solo in pochi conoscono (e non c'è Nathan Never in quest'elenco, bensì lo stesso Bepi Vigna, i disegnatori ed il lettore).
L'esperienza di Vigna alla sceneggiatura viene fuori anche nella sensazione di "caso risolto" che assale il lettore (o almeno, a me è successo così), man mano che le vicende narrate e disegnate, s'incastrano l'una nell'altra.

Se poi aggiungessi che si narrano eventi in merito al passato dell'agenzia Alfa e che sicuramente avranno ripercussioni enormi sulla stess, non vi viene voglia di leggerlo?

Tra le tante cose belle vorrei segnalare che forse (o almeno a me è capitato così) alternare quattro disegnatori sullo stesso albo non è piaciuto molto.

Delle tre copertine ho apprezzato moltissimo la prima e la seconda, sia visivamente, per i colori, sia (dopo aver letto la triogia) per il come riassuma quanto raccontato all'intero.

Segnalo, in quasi conclusione, un link (questo) per leggere un'intervista a Bepi Vigna, pubblicata sul sito della Bonelli, alla pagina di Nathan Never, che racconta alcuni dettagli su tutta la trilogia.

Ed ora, dato che non ho alcuna intenzione di riassumervi la storia (che va letta e da lì non scappiamo), vi lascio con alcune delle immagini dela storia. Buona visione!









...al prossimo incontro!
LoShAmAnO


Commenti