FUMETTO: nuovi X-Men 1

Finito!
Ho finito di leggere il primo numero dei nuovissimi X-Men, post AVX. Ora lo ripongo nella biblioteca dell'antro affinchè sia a disposizione di chiunque voglia leggerlo. Ne approfitto già che siete venuti a trovarmi fino a qui, per raccontarvi due cose in merito a questo albo. Siete pronti? Allora, come sempre mettetivi comodi e continuate a legggere.


I NUOVISSIMI X-MEN 1
TESTI: Brian Michael Bendis
MATITE: Stuart Immonen
CHINE: Wade Von GRawbadger
COLORI: Marte Garcia
LETTERING: Barbara Stavel
TRADUZIONE: Fabio Gamberini

Per parlarvi di questo numero, partiamo dall’inizio. Ma proprio dall’inizio. La copertina dell’albo, la prima cosa con cui tutti i lettori si imbattono quando hanno in mano un nuovo fumetto. Ottima.  Ci è piaciuta l’idea della copertina piegata, in modo da presentare tutti i gruppi X coinvolti nella storia. L’idea mi è piaciuta. Per entrare a pieno nella storia occorre avere un minimo di conoscenza delle vicende narrate in AVX, altrimenti credo potrebbe essere non poco spiazzante ritrovarsi Ciclope, l’eterno bravo ragazzo, il buono per eccellenza, schierato ed additato come il cattivo, come un terrorista mutante. Ops, spero di non avervi anticipato nulla!


Anche se c’è da dire che Bendis è abilissimo nell’uso dei dialoghi, in quanto Ciclope è il cattivo ed al contempo non è il cattivo. Mi spiego meglio. Le parole di Ciclope (che insieme ad Emma Frost, Magneto e Magik, sta reclutando mutanti, risvegliati dalla Fenice), non sembrano essere quelle di un personaggio nettamente cattivo, i gesti compiuti invece non sono proprio quelli che farebbe un personaggio buono per eccellenza.
Insomma, quando si trova a parlare con la giovane Eva, capace di fermare il tempo in bolle temporali limitate nello spazio, e le dice “Sai, Eva, ho molto da espiare. Devo pareggiare i miei conti con il mondo. Devo…devo renderlo un posto migliore per i mutanti. E forse potresti aiutarmi. Forse potremmo aiutarci a vicenda” non sembra di sentir parlare il classico cattivo. Ma quando entra in una centrale della polizia e spacca tutto, per liberare un altro giovane mutante, questo non sembra proprio un gesto che il giovane Scott Summers avrebbe fatto anni addietro.
Insomma, Bendis ci introduce in una vicenda davvero matura e complicata al tempo stesso.  Lo stesso gesto disperato di Hank McCoy, il violare le leggi del continuum spazio-temporale sono scelte di un personaggio decisamente maturo, che sa che dovrà prima o poi affrontare le conseguenze di quello che ha fatto: portando nel futuro il gruppo dei primi X-Men (Ciclope, Bestia, Bobby l’uomo ghiaccio, Angelo e Jean Grey).

 “Si tratta di te Scott…” dice la Bestia del futuro al giovanissimo Scott Summers. “..deviseguirmi e parlare con lo Scott del mio tempo. Devi impedire a te stesso di commettere un genocidio mutante”. Parole che lasciano intendere come l’intervendo da parte degli X-Men del futuro contro Scott ed il suo gruppo provocherebbe una X-guerra che non avrebbe vincitori.
Di livello i disegni di Immonen, di cui segnaliamo la costruzione di alcune tavole su doppia pagina che lasciano davvero il segno.
Dalle relativamente interessanti note alla fine dell’albo vi proponiamo una curiosità: i giovani mutanti, vengono strappati da un momento esatto e specifico della loro storia passata. Nello specifico, il giovane gruppetto viene tratto, pari pari, dalle pagine di X-Men 8 dell’1963.
Mi è parso un bell’inizio, per una nuova serie che si prospetta matura, coinvolgente, non scontata ed appassionante. Paliamo di Bendis, quindi ci sarà da aspettarsene delle belle.

Al prossimo incontro

LoShAmAnO

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