FUMETTO: Brendon 90

Buon giorno a tutti!
Se voi fosse stati nei miei panni, e sullo scaffale della libreria aveste trovato il numero 89 ed il numero 90 di Brendon, non avreste pensato "fatto 30 facciamo 31"? Letto l'89, non avreste letto il 90? Siate sinceri! Insomma, eccomi qui che vi parlo di un'altra storia, quella di...

BRENDON 90

L’ultimo degli eroi

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
DISEGNI: Giovanni Talami
COPERTINA: Massimo Rotundo
LETTERING: Cristina Bozzi

Che dire di questa storia? Mi vengono in mente due cose. La prima è un commento a caldo: davvero un’altra bella storia firmata da Chiaverotti. Una storia dinamica, dai continui salti nelle sotto-trame, dal ritmo serrato che risulta piacevolissima alla lettura. La seconda è un consiglio a chi di voi deve ancora leggerla: non continuate nella lettura di queste quattro righe che mi accingo a scrivere e che chiamo recensione, piuttosto girate la prima di copertina e leggete tutte le pagine fino alla fine, mi raccomando, fino alla fine, perché saranno proprio i colpi di scena di questa storia a darle gusto e sapore.

Chiaverotti è davvero straordinario nello sceneggiare la storia. Il lettore non è solo un partecipante esterno alle vicende del nostro cavaliere di ventura preferito, ma, automaticamente, viene assorbito all’interno della storia ed accompagna Brendon nell’indagine. Anche il lettore cerca di mettere insieme i pezzi di una storia che sembrano dapprima combaciare in un modo, poi in un altro, e poi in un altro ancora. Ipotesi, idee, iniziano a formarsi nella mente del lettore più attento ai particolari…arrivati verso la fine il lettore si è ormai fatto l’idea che sia stata Breeze ad aver ucciso Adam, e che ucciderà anche il mercante di pezzi della vecchia era, guarda caso proprio colui che aveva venduto il fumetto “maledetto” ad Adam, all’inizio della storia. Confessi chi di voi non l’ha pensata così? Ed invece la straordinaria sceneggiatura di Chiaverotti, che fino a quel momento ci ha portato a credere quello, dà una bella sterzata al timone, e ci conduce al finale che lui ha pensato per questa storia. Un finale che non ti aspetti. Sono un semplice lettore ed appassionato di fumetti, ed assolutamente non sono un esperto, da un punto di vista tecnico, ma non credo che ottenere questo effetto sia da tutti. Un plauso a Claudio.

Arrivati alla fine ci si rende conto di come anche la sotto-trama, che inizialmente sembrava di meno conto, acquista importanza e peso nel bilancio finale. E di sotto-trame non ce ne sono poche: Daniel, l’uomo della vecchia Inghilterra che perseguita Adam con dei sogni/ricordi della sua vita di assassino; Daniel che dopo aver letto un fumetto super-eroistico della vecchia era, indossa una maschera di cuoio e si lancia alla ricerca di un grande nemico, perché: il valore di un eroe si misura sulla grandezza del suo nemico (così dice il cattivone del fumetto rivolto all’eroe ed aggiunge …ed io sono il più potente super-criminale della storia…senza di me tu non saresti nulla).
O ancora possiamo citare la storia di Breeze, ragazza abbandonata e cresciuta in un orfanotrofio, che vuole riscattare la sua vita diventando un’avventuriera; la quale dapprima decide di seguire Brendon, avendolo scelto come maestro, salvo poi tradirlo quando questo affronterà Adam. Continuo? Va bene: possiamo parlare di Brendon, la cui indagine sulle ragazze scomparse finisce in un nulla di fatto quando Adam uccide a sangue freddo l’assassino (siamo all’inizio della storia), ma le parole di Adam risvegliano in Brendon un pensiero che possa essere Adam l’assassino di due amici cavalieri di ventura. Ecco per quale motivo Brendon si scontrerà con Adam. Ma a sorpresa non sarà Brendon a uccidere Adam, ma bensì…Breeze direte voi? E invece no! Ma qui mi fermo perché altrimenti vi rovinerei davvero una piacevolissima lettura! Nelle ultime pagine rivelatrici troverete tutte le risposte alle vostre domande. O anche in questo caso forse non è vero neanche questo, perché: è davvero Adam l’eroe raffigurato nella storia a fumetti?
Insomma, Claudio Chiaverotti è molto attento e bravo nello snocciolare, di tanto in tanto, un particolare, un indizio, una piccola notizia che pagina dopo pagina condurranno il lettore nelle profondità della trama della storia.
I disegni di Giovanni Talami sono davvero piacevoli e ben accompagnano la trama della storia. Mai pesanti o troppo cupi, piuttosto puliti nel tratto e nel ripasso a china.  Vi segnalo le tavole delle pagine 85, 86 e 87, in cui si narra della morte di Adam, mi hanno colpito molto, perché sorprendono, più che per la loro bellezza e unicità (non vanno prese singolarmente), ma per come si inseriscono nella struttura della storia e per come ci portano alla conoscenza di cosa è successo a questo personaggio.

Al prossimo incontro!

LoShAmAnO

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