DAL KRIEGSSPIEL AD ADVANCED D&D – SECONDA PUNTATA

So di essere stato silente per molto tempo...ma come forse sapete, a volte la vita ti prende per mano e di accompagna lungo cammini lunghi. Così è stato per me, in queste settimane. Ho camminato e tanto e tanto ancora dovrò camminare...ma d'ora in poi sarò in compagnia, in buona compagnia. Per cui direi che sono rimasto indietro con tante cose. Allora eccovi la seconda puntata del viaggio che ci porterà dal Krieggspiel fino a D&D.


Iniziamo con un’ introduzione al mondo degli scacchi, dei wargames e di D&D.
Un introduzione al mondo dei giochi in senso lato.

Il gioco ha accompagnato l'uomo sin dalle più remote epoche al punto che risulta impossibile stabilire quale sia stato il primo gioco cui gli uomini abbiano giocato. Sicuramente di alcuni è possibile stabilire un periodo in cui sono stati codificati; è il caso ad esempio degli scacchi, o di alcuni giochi di carte. Quello che possiamo dire però, abbastanza per certo è che: il gioco non rappresenta un’attività puramente infantile, bensì una necessità insita nell’adulto di ogni età, che sente il bisogno di impegnarsi in particolari esercizi congeniali alla propria personalità e che gli permettono di soddisfare pure certe esigenze di competitività e di evasione necessarie al proprio equilibrio psichico e fisico.

Bellissimo, non trovate?

Si dice, che i primi giochi fossero in qualche misura legati al mondo dell’agricoltura e della guerra. Si dice che in vari rinvenimenti archeologici, si siano estratti giocattoli agricoli o bellici (piccoli aratri, piuttosto che spade). Il gioco dunque era in qualche modo legato alle principali attività del mondo antico. Il passaggio al gioco degli scacchi, simulazione per antonomasia, delle attività belliche è quasi obbligato.


Come nasce il gioco degli scacchi? Dove? Come è arrivato fino ai giorni nostri? (Vedere il sito - http://scacchi.qnet.it )


Le origini degli scacchi si perdono nella notte dei tempi e nessuno può dire con assoluta certezza dove e quando furono inventati. A tal proposito esistono varie teorie ma l'ipotesi più accreditata pone il luogo d'origine in India. Ecco dunque un altro debito con le civiltà orientali e con la loro cultura millenaria. In particolare antichi poemi persiani descrivono, talvolta anche in dettaglio, un antico gioco da tavolo, lo Chatrang, che sembra avere notevoli tratti in comune con il moderno gioco degli scacchi. Questi stessi poemi (risalenti circa al VI-VII secolo d.C.) definiscono il gioco persiano del Chatrang come derivato da un gioco ancor più antico e di provenienza indiana, lo Chaturanga. Alcuni studiosi ritengono addirittura che lo Chaturanga derivi a sua volta da arcaici giochi cinesi, tuttavia dagli elementi finora raccolti sembra che lo Chaturanga sia il gioco che ha i maggiori diritti di fregiarsi del titolo di progenitore originale del moderno gioco degli scacchi, in quanto i giochi più antichi presentavano solo alcuni tratti in comune con esso. In ogni caso la diffusione del nuovo gioco fu relativamente rapida, anche grazie ai mercanti ed ai carovanieri dell'epoca, ansiosi di portare nelle loro patrie ogni possibile novità. areen. In Persia un po' alla volta cambiarono le regole, che pertanto a piccoli passi si stavano avvicinando a quelle moderne. Indice.

Dopo secoli di perfezionamento ed evoluzione dell’impianto regolistico, il gioco raggiunse il suo sviluppo. Ma ovviamente non ci poteva fermare qui. La fantasia dell’uomo sembra non avere confini, ed in qualche modo, partendo dalla base degli scacchi, e dal loro impianto di regole nacquero quelli che sono i primi Wargames. 

Un wargame è: la simulazione di un conflitto bellico. Le regole consentono di ricostruire le forze in campo, su scala ridotta, di valutare gli effetti delle armi impiegate e delle decisioni tattiche e strategiche assunte dai contendenti (Luca Giuliano – 1997).

C’è un momento preciso nella storia in cui, sulla base dell’impianto scacchistico, nascono questi giochi di simulazione, meno astratti dei loro progenitori scacchistici. Si tratta del 1780. Ma di questo ci occuperemo in un altro momento. Meglio non mettere troppa carne al fuoco.

Al prossimo incontro.

LoShAmAnO

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