BRENDON 88 - IL CREPUSCOLO DEGLI DEI

I viaggi in treno sono assolutamente l'ideale per fermare il tempo. Come shamano ho accesso a tutta una sfera di magie e riti che mi permettono di fare tante cose. Una di queste è fermare il tempo, fermare il suo inesorabile fluire, e approfittare di questa distorsione temporale, che si ripercuote più o meno involontariamente anche sullo spazio andando a creare distorsioni spaziali, varchi su altre dimensioni, passaggi verso altri mondi, per varcare queste soglie...

Il rito è molto semplice, provo a raccontarvelo, è facile da fare, anche a casa, provare per credere: come prima cosa occorre trovare un posto più o meno comodo (non troppo comodo altrimenti si rischia che a prendere il sopravvento sia il reame del sonno, sempre in agguato). Trovatolo, occorre avere a portata di mano un fumetto, un libro, insomma, una storia. Aprire le sue pagine e immergersi in esse come nell'acqua del mare. Tutto qui!

Sapete cosa mi è successo l'ultima volta che ho eseguito il rituale?

A voi!

BRENDON 88
Il crepuscolo degli dei
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Andrea Fattori
Lettering:  Valentina Pejrano

Più che la storia di Brendon questa è la storia di Igraine Lancaster e di Thunder Kane, due anime perdute. Due individui persi nel loro passato, legati ad una storia comune, che sacrificano tutto a questo idolo (i loro ricordi passati) e che non riescono a vivere il loro presente. Non riescono a vivere la loro realtà, per quanto difficile e faticosa, perché continuamente sono proiettati ad un passato che non c’è più. Brendon è quasi un comprimario. È vero che poi gli eventi prendono il via a partire dalle iniziative di Brendon, ma, in una certa qual misura rimane esterno alla storia.
Igraine e Thunder si sono affrontati cinque anni prima di questa storia, nella battaglia del Condominium (un complesso residenziale enorme in rovina).
Sia per le streghe (guerriere guidate da Igraine) sia per gli Scorpioni (banda di avventurieri guidata invece da Thunder) fu un massacro. Brendon incontra Thunder che si sta distruggendo la vita con l’alcool ( è accusato da chiunque di essere un traditore e di aver venduto i suoi compagni che sono così morti nell’imboscata delle Streghe), lo riconosce, e decide di auto-ingaggiarsi per dare una mano a questo suo amico. 

Indaga che ti indaga, si viene a scoprire che Kaine non è l’unico sopravvissuto alla battaglia, ma anche Igraine è ancora viva. Brendon la trova (sfigurata, e con alcuni atri meccanici dopo la battaglia del Condominium). Dopo aver parlato con lei qualcuno tenta di uccidere Brendon. Si tratta di Rhen Weighton, altro inaspettato sopravvissuto alla battaglia (stava con gli scorpioni). Fin qui tutto sembra lineare, vero? Rhen, è il traditore che ha venduto gli Scorpioni e la reputazione di Kaine è riabilitata. 

Troppo semplice cari miei. Un particolare, che mi è parso di cogliere in questa storiaè proprio questo: ti sembra che tutta la storia fili, e che tutto abbia un senso e quando giri pagina la stessa prende una svolta inaspettata che rimette tutto in gioco. Non vi svelo nulla su chi è il traditore. Non vi dirò se la reputazione di Thunder Kane viene riabilitata, non vi dirò che ne sarà di Igraine Lancaster e nemmeno chi sia Archibald Potter. Non ho ancora parlato di Archibald Potter? Ah già però non posso farlo avendovi appena scritto “e nemmeno chi sia Archibald Potter”. Vi dico solo…no non vi dico nullla!
L’impianto dei disegni non mi ha fatto impazzire, ma non sono nemmeno orribili. Credo solo che il ripasso a china non renda onore alle matite. Troppo carico.
Una buona storia tutto sommato. Davvero attuali, nella loro incapacità di vivere il presente, i due personaggi principali

L o S h A m A n O


Commenti

  1. Leggo Brendon quasi sempre, lo compra mio padre sin da quando è uscito. La trovo una lettura molto leggera e spesso deludente, ma devo dire che questo numero mi appassionò molto. Brendon per la prima volta cessa di essere quel supereroe-cavaliere bianco per diventare una persona in carne e ossa. Una persona che ha passato la vita a fare un lavoro che distrugge il corpo e lo spirito, a bere in bettole, senza crearsi affetti duraturi. Una riflessione sulla vecchiaia e sulla caducità della vita ci stava tutta. Brendon qui è davvero umano, un umano tragico e credibile. Questa storia è la prima di tutta la serie che non si sente in dovere di tirare in ballo tematiche fantasy od horror per nascondere una debolezza di trama. Qui si parla di un fatto estremamente reale, di cose realmente tangibili. Questo numero è come mi immagino la Nuova Inghilterra del Medioevo prossimo venturo, un posto brutale pieno di gente disillusa. E quindi niente spaventapasseri su squali volanti o draghi cavalcati da folletti, stavolta il mostro è il rimpianto.
    Mi piacerebbe vedere questa serie prendere la piega di questo numero, ma so che è soltanto un'eccezione, purtroppo...

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